sabato 6 ottobre 2012

L300 - Rap Pantera (2010)

Ci sono vari modi di concepire la tecnica in Italia, e a mio parere non tutti coloro che usano la tecnica rientrano necessariamente nell'olimpo dei rappers bravi. E' chiaro che la tecnica distingue un mc anonimo da uno che potenzialmente potrebbe farsi notare, ma senza un corposo progetto artistico e una fortissima consapevolezza dei proprio mezzi, la tecnica finisce per essere pura energia senza controllo, vale a dire nulla. Ebbene, consapevolezza e preciso impianto tecnico sono alla base non solo di questo disco, ma di tutta la produzione a nome L300, team composto da Dj Cue (produttore) e Seca Sek (mc), attivo da moltissimo tempo (il primo demo, "Password", risale addirittura al 1998) e qui alla terza fatica ufficiale. Per tecnica, nello specifico, intendo la capacità di Seca Sek di operare continuamente sulle regole della grammatica e sulla sintassi, passando per esempio dalla semplice inversione dell'ordine soggetto verbo all'elisione di alcuni elementi teoricamente fondamentali come le particelle grammaticali, creando una sorta di passaggio onirico da un'immagine (periodo) all'altra. E' una formula tutto sommato inalterata ma sempre attuale quella proposta dal duo in questione, e in questo disco la novità principale è costituita dal lavoro svolto da Cue sui suoni. Come avveniva in "Password" e "Secasaga" (soprattutto in quest'ultimo), anche questo disco ha dalla sua una, forse, programmatica omogeneità di suoni che riescono a tracciare un filo conduttore tra i vari pezzi che i versi ostici di Seca difficilmente da soli potrebbero creare. Le influenze Elettroniche, ormai diventate trend irritante (quando non coadiuvate da gusto e misura), sono fortunatamente assenti e il gusto con cui Cue produce è decisamente Hip-Hop fino all'osso, senza tuttavia risultare scarno o minimalista. Ogni pezzo è infatti arricchito da numerosi espedienti per non perdersi nella trappola dei loop stiracchiati per un intero brano (si senta la bellissima "Seca perla"), e pur sentendosi delle ovvie influenze newyorchesi il produttore in questione riesce a imprimere la propria personalità alle sue creazioni (molti dei più noti produttori italiani non riuscirebbero a trattare la materia classica con dei tratti così distintivi). C'è poi da notare che le atmosfere sono molto diverse da quelle del disco precedente, che poteva suonare più spaziale (in maniera abbastanza erronea si è persino parlato addirittura di un disco def-juxiano), mentre questo è un album decisamente più street, come si può evincere dalle tracce "Bboy" e "Rap pantera". Una menzione particolare meritano le batterie, curatissime e mai noiose. Il lavoro di Seca è invece quello di sempre, un livello altissimo di scrittura e, a tratti, una più generosa fluidità nel Rap (è più scorrevole rispetto al passato, e questo potrebbe essere un incentivo per i neofiti e per coloro che furono spaventati dalle fatiche precedenti o dal celebre intervento su "Basley click"), uniti in un amalgama che è come sempre personalissimo e al contempo Hip-Hop come solo un classico della golden era potrebbe essere. Unico neo per un potenziale nuovo ascoltatore potrebbe essere l'interpretazione e il timbro della voce, non esattamente radiofonici ma proprio per questo incredibilmente underground (questi due signori sono tra i pochissimi a potersi fregiare di tale nomea, figuratevi che i loro volti sono un mistero per moltissimi), e se vi lasciate prendere dal suo flow ancora inconfondibile vedrete che passerete sopra a quest'ostacolo. Quanto ai testi e al loro significato, posso solo dirvi di non concentrarvi troppo su di essi, molti pensieri sono volutamente frammentati e alcuni periodi semplicemente si interrompono, con un approccio che ha del lynchiano, e proprio in quanto tali vanno considerati come un tutt'uno con le forme espressive utilizzate. Non c'è altro da dire, se non che consiglio a chiunque l'ascolto di questo disco perché, al di là dell'effetto che può generare nell'ascoltatore, si tratta di un lavoro che pur essendo in free download vanta una qualità globale maggiore di molte delle uscite discografiche supportate da major e indie label.

(da Rapmaniacz)

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