sabato 6 ottobre 2012

THE GIFT OF GAB - THE NEXT LOGICAL PROGRESSION (2012)

Vi capita mai di capire, dopo un po' di ascolti, che il componente fondamentale di un gruppo sia quello che invece ritenevate secondario? Di solito questo tipo di verità viene a galla nel fatidico momento in cui le strade si dividono e i due prendono strade diverse; in questo caso è bastato un disco per capirlo e la famosa seconda chance che si concede ai migliori si è rivelata foriera di brutte notizie. Abbiamo quasi perso Gift Of Gab, ragazzi, ed è inutile darsi da fare col defibrillatore o altre cure. La soluzione si chiama probabilmente Chief Xcel, ma cerchiamo di non fare i nostalgici e vediamo perché "The Next Logical Progression" non è esattamente il top. Anzitutto la canonicità delle basi e il modo in cui vengono trattati i suoni fanno pensare che deve essere successo qualcosa di molto grave negli uffici della Quannum, da un po' di tempo a questa parte (si vedano anche l'orribile ultimo disco di Dj Shadow, nonché i suoi insopportabili live degli ultimi tempi - e lo dico con tutto il rancore possibile per una trasferta inutile in quel di Milano). La complessità tipica dei dischi dei Blackalicious viene completamente meno e ci ritroviamo di fronte a brani che, nella migliore delle ipotesi, offrono la solita miscela di Funk e sintetizzatori, senza tuttavia colpire mai nel segno (si veda il deludente brano con George Clinton, ad esempio, o "Toxic", semplicemente insopportabile), nella peggiore raccattano produzioni svogliate che sembrano composte con una tastierina usa e getta. Il Rap non riesce ad emergere neppure un po', le indiscutibili qualità di Gift devono chinarsi alla bassezza delle strumentali (nonostante in un paio di occasioni Headnodic, che è tutto tranne il mio producer preferito, ci provi a risolvere il macello combinato da G Koop), sebbene i testi continuino ad essere interessanti e caratterizzati dalla grande dimestichezza che l'mc ha col linguaggio. Non ci sono molte parole da spendere in difesa di quest'album, il solo consiglio che posso darvi è di non partire da qui, se siete dei neofiti, e di saltarlo a piè pari, se siete dei fan di vecchia data. Spiacente, ma è un'insufficienza piena, con la speranza che il prossimo torni ad essere un disco dei Blackalicious.

(da Rapmaniacz)

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